Soccorso procedimentale: limiti al potere di richiedere chiarimenti sull’offerta del concorrente

Il Consiglio di Stato in agosto 2022 è tornato a pronunciarsi sul tema del soccorso procedimentale, in virtù del quale possono essere richiesti, in caso di dubbi riguardanti “gli elementi essenziali dell’offerta tecnica ed economica”, chiarimenti al concorrente, fermo il divieto di integrazione dell’offerta, trattandosi, segnatamente, di precisazioni finalizzate a consentire l’interpretazione delle offerte e a ricercare l’effettiva volontà dell’impresa partecipante alla gara, superandone le eventuali ambiguità, e a condizione di giungere a esiti certi circa la portata dell’impegno negoziale con esse assunte.
Nell’individuare i limiti al potere dell’Amministrazione di richiedere chiarimenti i giudici di Palazzo Spada hanno specificato che è certamente precluso alla stazione appaltante ed alla commissione di sollecitare chiarimenti, precisazioni, integrazioni in ordine ad incerte od ambigue formulazioni della proposta negoziale, in quanto si risolverebbe in forme anomale di dialogo idonee ad alterare il canone di rigorosa parità di condizione fra i concorrenti. A fronte di ciò, però, non è vietata la possibilità di sollecitare chiarimenti sui tratti dell’offerta tecnica, con il limite che si tratti di meri “chiarimenti” e/o “illustrazioni” e non di modifiche, anche solo quantitativamente parziali o qualitativamente limitate, le quante volte sia ritenuto opportuno, in ipotesi di proposte connotate di particolare complessità.

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