Nei test a risposte multiple le domande devono essere formulate in maniera chiara e contemplare un’unica risposta esatta

Il Tribunale Amministrativo per il Lazio, con sentenza del settembre 2022, ha ricordato il principio per cui nei test a risposta multipla l’amministrazione ha l’obbligo di formulare i quesiti in maniera chiara, non incompleta né ambigua. In buona sostanza, la commissione non deve tendere tranelli né formulare domande ambigue e confondenti ai candidati, tali per cui questo debba scegliere tra le diverse opzioni quella meno errata o quella approssimativamente più accettabile.
Da ciò se ne trae la regola per cui ad ogni domanda deve corrispondere incontrovertibilmente una ed un’unica risposta corretta, essendo altrimenti ammessa la possibilità di proporre ricorso in via giurisdizionale per ottenere l’eliminazione degli effetti negativi ed illegittimi (rectius, l’ottenimento di un punteggio ingiustamente inferiore).

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