Un’insegnante ha impugnato di fronte al Tribunale di Trento il licenziamento disciplinare intimatole dal datore di lavoro a causa del persistente rifiuto da parte della dipendente, anche a fronte di uno specifico ordine di servizio della Dirigente scolastica, di indossare la mascherina.
Il Giudice, dopo avere accertato che nella documentazione medica prodotta dalla ricorrente a sostegno dei suoi problemi di salute che rischierebbero asseritamente di aggravarsi con l’utilizzo della mascherina non si rinviene alcun certificato rilasciato da sanitari che attesti la sua impossibilità per ragioni di salute ad indossare i DPI, ha rigettato il ricorso.
Difatti, secondo il Tribunale, sull’interesse generale di tutela della salute non possono prevalere convinzioni personali che non trovano alcun fondamento in conoscenze riconosciute dalla comunità scientifica.
Dunque, il licenziamento disciplinare irrogato risulta legittimo.