Come comportarsi laddove l’amministrazione che ha indetto un concorso pubblico intende modificare le materie che formano oggetto di una delle prove concorsuali.
Si tratta del caso in cui, ad esempio, una volta pubblicato il bando e scaduti i termini per presentare le domande di partecipazione, l’amministrazione manifesti l’intenzione di “anticipare” alla prova scritta alcune materie che, secondo quanto originariamente indicato nel bando di concorso, erano previste solo con riferimento alla successiva prova orale.
In questo caso, non è sufficiente limitarsi a prevedere la modifica in corso di procedura. Ciò comporterebbe, infatti, l’illegittimità degli atti ed il conseguente annullamento dell’intera procedura concorsuale per contrasto con le previsioni del bando, che costituisce, per giurisprudenza costante e pacifica, lex specialis di tutta la procedura.
È necessario, pertanto, procedere alla rettificazione del bando di gara, modificando la previsione inerente alle materie oggetto delle prove concorsuali e disponendone nuovamente la pubblicazione in modo da garantire la par conditio tra tutti i candidati ed il favor partecipationis. Ciò implica, inoltre, la riapertura dei termini, in modo da consentire a chiunque interessato al nuovo “format” del concorso di poter presentare la propria domanda.
A cura dell’Avv. Samuele Miedico