La CEDU si esprime in tema di “controlli sui dipendenti”

La vicenda del lavoratore portoghese licenziato per avere utilizzato l’auto aziendale per viaggi personali senza avere rimborsato all’azienda i relativi costi di utilizzo, ma addirittura facendoli figurare come costi attinenti all’attività lavorativa, tentando altresì di manipolare il GPS per comprometterne il funzionamento, è giunta di fronte alla Corte Europea dei diritti dell’uomo.

Il lavoratore ha, infatti, adito la Cedu, lamentando che il trattamento dei dati registrati con la geolocalizzazione avrebbe leso il suo diritto al rispetto della vita privata, ma la Corte non ha ravvisato alcuna violazione da parte del datore di lavoro, concludendo che nel caso di specie è stato operato un corretto bilanciamento tra il diritto del dipendente al rispetto della sua vita privata e quello della società di esercitare un controllo sulle spese dal medesimo sostenute.

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