Il Tribunale Amministrativo Regionale di Napoli, con sentenza dell’agosto 2022, ha ribadito alcune regole circa il rapporto tra la presenza di irregolarità nella compilazione della domanda di partecipazione ad un concorso pubblico, l’esclusione comminata da parte dell’amministrazione e l’istituto del c.d. soccorso istruttorio.
Nel caso di specie, il Giudice Amministrativo ha dichiarato l’illegittimità della esclusione da un concorso motivata con riferimento al fatto che il concorrente, pur avendo puntualmente indicato gli estremi del proprio documento di identità, aveva omesso di allegare alla domanda la copia del medesimo. In tal caso, infatti, l’amministrazione avrebbe dovuto ricorrere al soccorso istruttorio, richiedendo al candidato l’integrazione della domanda di partecipazione.
Invero, al riguardo la giurisprudenza amministrativa ha da tempo rilevato come l’istituto del soccorso istruttorio può essere utilizzato per invitare i candidati a completare domande lacunose ovvero a fornire chiarimenti in ordine al contenuto di certificati o dichiarazioni presentate. Il tutto, però, con la precisazione che tale facoltà, affinché non sia turbata la par condicio di tutti i concorrenti, non può spingersi fino al punto di consentire al candidato di introdurre per la prima volta, oltre il termine all’uopo previsto, dichiarazioni sul possesso di titoli valutabili.
In definitiva, il soccorso istruttorio è sicuramente ammesso quando si tratta di rettificare o regolarizzare un dato previamente fornito, sia pur in maniera non completa o erronea, non ledendosi in tal modo la par condicio.